CIASPOLATA ALL’ALPE DEVERO

Ciaspolata nel meraviglioso Parco Naturale Alpe Devero. Una camminata alla portata di tutti, con la Guida Luca Martino, che vi accompagnerà lungo un appagante percorso ad anello attraverso lariceti, laghetti alpini e villaggi d’ altri tempi, il tutto circondato da alte cime come La Rossa, il Cervandone, la Punta Marani e il Monte Sangiatto. Durante il percorso si parlerà della storia di quegli ambienti, della fauna locale e la cultura del posto
Il ritrovo ufficiale è alle ore 9.15 direttamente all’Alpe Devero, allo spiazzo/parcheggio che c’è subito dopo il Silos auto, appena prima dell’ultima salitina di circa 30 metri che porta direttamente sulla piana innevata del Parco Naturale. Tenete conto che la quasi totalità delle volte, a causa del flusso dei turisti domenicale (specie se è una bella giornata), quando si sale in auto, una volta superata la sbarra si è costretti a parcheggiare ancora prima di attraversare la galleria. Spesso conviene parcheggiare lungo la strada prima della sbarra (è consentito e ci sono anche i parcheggi delimitati dalla striscia bianca), cosi da risparmiare i 6 euro giornalieri per parcheggiare appena al di la della sbarra. Una volta parcheggiato ci sono due possibilità: la prima è di salire a piedi attraversando la galleria e poi un paio di tornanti per arrivare al punto di ritrovo di cui sopra. Sono circa 20 minuti a piedi. La seconda soluzione circa ogni 15 minuti c’è il servizio navetta che costa 1 euro a persona. Vi dico tutto questo per tenere conto che comunque una volta parcheggiato, per arrivare al punto di ritrovo ci vuole il suo tempo. Per coloro che arrivano dalla provincia di Varese mi possono contattare direttamente, per vedere di organizzarsi con le macchine e ottimizzare il trasporto.
Per l’attrezzatura oltre le ciaspole, io consiglio di vestirsi in modo adeguato. Siamo in un ambiente alpino. Se è una bella giornata soleggiata è tutto magnifico, ma a quelle altitudini, in pieno inverno basta che si riannuvoli, o tira vento e tutto diventa più difficile. Quindi, sicuramente scarponcini adatti, e vestirsi a strati. Io personalmente oltre la giacca/piumino antivento, mi porto tre pile e anche una maglietta asciutta di ricambio. Il cappellino, i guanti e assolutamente gli occhiali da sole. Può sembrare strano, ma se è una bella giornata, il riverbero della neve moltiplica i raggi del sole. Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti del sole, in assenza di adeguata protezione, è fortemente dannosa per i nostri occhi che posso essere soggetti, ad esempio, alla cheratocongiuntivite attinica, un’infiammazione acuta con sintomi quali lacrimazione, dolore, gonfiore alle palpebre, sensazione di sabbia negli occhi, vista annebbiata o ridotta. Infine chi ne fa uso, ma non strettamente necessari sono i bastoncini per camminare. Per quanto riguarda le ciaspole le noleggio io tranquillamente, ma se qualcuno ce l’ha già, meglio, cosi risparmia il noleggio.
Per quanto riguarda il pranzo, chi vuole può tranquillamente pranzare al sacco. Però torno a dire che in alta montagna il tempo può fare brutti scherzi e un cambiamento seppur minimo, può far cadere le temperature in modo drastico. Mangiare fuori potrebbe essere non piacevole. L’alternativa è pranzare presso un agriturismo che si trova a circa a metà del nostro percorso. Quanto meno si è al caldo. Ovviamente la cosa è facoltativa. Però per poter mangiare all’Agriturismo è necessario prenotare con un bel anticipo, perchè essendo in un punto strategico è molto gettonato. Quindi chi vuole pranzare li mi deve dare conferma entro Giovedi 13 febbraio.

In caso di maltempo o le condizioni del manto nevoso non siano idonee, la gita sarà rinviata a domenica  8 marzo.

I ragazzi/e inferiori ai 10 anni non pagano l’iscrizione, ma eventualmente solo il noleggio ciaspole.

Per quanto riguarda le ciaspole partono dal n.34 di piede in avanti